ombra/luce
Una antitesi si presta a dare corpo alle inquietudini esistenziali.
Quella efficace si costruisce sul presupposto esperienziale per cui ciò che è evidente è il risultato di un processo concettuale che precede il manifesto.

Si può implorare prima di riconoscere il destinatario della implorazione stessa.
Si deve vedere prima ancora di percepire la visione.
L’antitesi pronuncia quello che ancora non ha corpo nella vista: ne è una profezia.

Io so che san Paolo si è convertito sulla via di Damasco accecato dalla luce divina
poi vedo:
san Paolo chiude gli occhi e accoglie la fede quando è abbagliato dal ventre di un cavallo.
Questo fa ridere
La luce è uno strano gioco se si vede anche al buio.

katia
parte di un progetto di katia titolo e massimo ciccolini / regola.idra.it           collegati